Archimede Seguso

Figlio del maestro Antonio Seguso, Archimede Seguso iniziò a lavorare da giovane presso la Vetreria Artistica Barovier di cui il padre era socio. Nel 1933, divenne maestro e socio fondatore presso la Vetreria Artistica e Soffieria Barovier, Seguso & Ferro, che poi divenne la Seguso Vetri d'Arte, dove Archimede lavorò in collaborazione con Flavio Poli. Nel 1948 fondò la sua nuova bottega-laboratorio: la Vetreria Artistica Archimede Seguso. La maggior parte dei suoi primi lavori furono ispirati allo stile Novecento, come anche le sue sculture modellate con il vetro ancora caldo. Conosciuto come il "maestro degli animali", realizzò ad esempio cigni, pesci, mufloni e volpi, ma anche figure di lavoratori. Allo stesso tempo, sperimentò adattando tecniche antiche agli stili degli anni '50, come le variazioni della filigrana, o il corroso bugnato; di quegli anni è ben nota la serie Alabastro. Durante gli anni '60-'70 realizzò opere in vetro dai colori vivaci e intensi, come i Colori Sovrapposti e le Fasce Sovrapposte. I lavori più recenti si basavano sull'utilizzo di forti colori contrastanti in vetro massiccio sommerso.

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