Guglielmo Ciardi, nato nel 1842 a Venezia, dopo gli studi classici frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove segue corsi tenuti da F. Moja. Quando lasciò l’Accademia solo due anni più tardi, diede subito prova della sua abilità di pittore, anticipando lo stile futuro sia dal punto di vista tecnico che contenutistico. Visitò Firenze dove fu introdotto al mondo dei macchiaioli; successivamente Roma e Napoli, ma anche Capri, Sorrento e Salerno, i cui paesaggi seppe ritrarre in modo equilibrato, giocando sulla contrapposizione delle forme e dei colori. Al ritorno a Venezia, nel 1869, sposò Linda Locatelli, che gli diede quattro figli, due dei quali erediteranno il mestiere paterno con il nome di Giuseppe ed Emma Ciardi. Ciononostante, continuerà a visitare spesso le città dove aveva viaggiato da giovane.
Pur avendo imparato molto dai vari pittori locali, lo stile del Ciardi andrà via via distaccandosi dai motivi napoletani e fiorentini per riassumere una schiettezza squisitamente veneziana. La tecnica sciolta e i colori chiari e lucenti rendono un’immagine perfetta della laguna, e molti dei dipinti del periodo meritarono l’ammirazione dei più aspri critici dell’epoca. Nell’ultimo periodo l’artista tende alla ricerca di stili più semplici e raffinati, eppure ciò non inficia la qualità dei lavori (è datato 1883 il capolavoro Messidoro) , grazie ai quali Ciardi riceve prestigiosi premi. Spostando l’attenzione sul nuovo soggetto della campagna trevigiana, l’artista affina la sua attenzione al dettaglio e al particolare, e costruisce piani prolungati all’infinito, brillanti di luce dorata.
Dal 1885, a causa delle lunghe passeggiate in montagna, i soggetti di Ciardi cambiano nuovamente, e lo stile con loro, distaccandosi notevolmente dai precedenti e basando la rappresentazione su contrasti di luce: tuttavia questa tecnica poco consueta segna l’inizio della sua decadenza artistica, sempre più visibile quando, a inizio secolo, abbandona completamente il suo stile nella speranza di attirarsi il favore di un pubblico più vasto. Prima di morire, il 5 ottobre 1917, nella sua città natale, si pentirà di questa scelta e riprenderà lo stile di un tempo.