Fulvio Bianconi

Fulvio Bianconi nasce a Padova nel 1915, e mostra da subito un’eccezionale predisposizione al disegno. Alla frequentazione della Scuola d’arte dei Carmini, segue l’apprendistato nella bottega di Michele Pinto. In seguito, lavora come ritrattista e decoratore nell’Italia settentrionale e in Istria: negli anni ’30 inizierà a praticare la grafica per varie aziende editoriali milanesi, grazie anche all’incontro con Dino Villani. Nel dopoguerra, si dedica alla realizzazione di alcuni flaconi per i profumi per la ditta Gi. Vi. Emme, in collaborazione con Venini.

Dagli anni ’50 lavorerà prevalentemente come grafico in collaborazione con le più importanti aziende milanesi (da ricordare in special modo Garzanti) e di tutta Italia (Fiat , Pirelli e Marzotto su tutte). Sempre negli anni ’50, in conseguenza a contrasti con Paolo Venini, interromperà la collaborazione con l’azienda, continuando però a fornire i suoi design a varie botteghe di Murano, e inizia a lavorare personalmente con i maestri veneziani alla creazione dei vetri. Tuttavia ciò non fu visto di buon occhio dalle fornaci muranesi, che volevano mantenere una linea di produzione tradizionale, di soli specchi, lampadari e bicchieri. Famosa è la sua serie "Pezzati" presentata anche alla Biennale di Venezia del 1950, le serie "Fazzoletto" e "A fasce orizzonatli" per Venini.

Bianconi, strenuo assertore della libertà creativa dell’artista, fu il primo a realizzare figure umane (le maschere del carnevale veneziano) in vetro. Un artista completo, utilizzò un’eccezionale quantità di materiali diversi per i suoi lavori. Morì a Milano, il 14 maggio 1996.

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