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Gallé

Emile Galle è considerato il maestro vetraio più importante nella storia del vetro, uno dei più grandi maestri dell'Art Nouveau. Le tecniche applicate nei suoi atelier sono numerose e complesse. Nel primo periodo, tra il 1874-1884, noto anche come il periodo trasparente, furono prodotti per lo più soggetti ornamentali e storici, in stile arabesco e persiano, dipinti con smalti lucidi e opachi, tanto che alla luce si aveva un effetto simile a quello creato dalle finestre. Dal 1884 sono stati introdotti i vetri opachi, ed anche nuove tecniche di lavorazione: craquellée, fumée, métallisée, oxidée, soufflee de Bulles (simulando gocce d'acqua), mouchetés, marbres (imitando il marmo, agata e altre pietre dure semi-preziose), inclusioni di fogli metallici (oro, argento, platino).

Gallè è anche conosciuto come l'inventore della tecnica del vetro cammeo: lavoravano strati di vetro in diversi colori incidendoli in laboratorio per poi sovrapporli. Anche se l’innovazione tecnica più importante e originale è l’intarsio, che ha reso Emile Gallé decisamente famoso, è una tecnica di lavorazione simile al lavoro di intarsio nel legno. Dal 1890 Gallé inizia a produrre il cosiddetto vetro industriale, pezzi con elevato valore artistico, al fine di creare un'arte accessibile a tutti. Alcuni suoi collaboratori di eccellenza furono Victor Prouvé, Louis Hestaux, Emile Munier, Paul Nicolas. Presentò le sue opere a Chicago, Bruxelles, Stoccolma, Dresda, Londra, e in molti altri paesi. Anche prima della sua morte nel 1904, egli continuò a produrre pezzi pregiati, con una nota malinconica a causa della sua malattia, come si può notare nei Vases de Tristesse, tristezza e buio riflettono lo stato d'animo del creatore.